Busto in bronzo fine del XVIII secolo raffigurante lo Pseudo-Seneca

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Busto in bronzo a patina marrone raffigurante lo Pseudo-Seneca, Italia, fine XVIII-inizio XIX secolo.

Lo Pseudo-Seneca è un busto romano in bronzo della fine del I secolo a.C., rinvenuto nel 1754 nella Villa dei Papiri di Ercolano e ora conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
È il miglior esempio mai rinvenuto, tra una ventina di busti raffiguranti lo stesso soggetto. Inizialmente si riteneva che rappresentasse Lucio Anneo Seneca, il celebre filosofo romano del I secolo d.C. A partire dal XIX secolo, la tradizionale teoria del “ritratto dal vero” di Seneca è stata accantonata e sono state avanzate numerose altre ipotesi sull’identità del modello raffigurato in questo ritratto immaginario: di età arcaica (Esiodo o Esopo; gli iambografi Archiloco o Ipponatte), di età classica (i drammaturghi Epicarmo, Aristofane e Filemone; il tragediografo Euripide), di età ellenistica (i filosofi Carneade ed Eratostene; i poeti Callimaco, Apollonio Rodio e Fileta di Coo), o persino del poeta latino Lucrezio.

Il busto presenta un volto espressivo, con una folta barba e i capelli arruffati, che gli conferiscono un aspetto malinconico e pensieroso. La sua scoperta suscitò un tale scalpore nel mondo dell’arte che, tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, le botteghe napoletane ottennero il permesso di ricavarne un calco e di realizzarne copie in bronzo. I busti originali di Seneca risalgono a questo periodo e sono di eccellente qualità.
Il busto poggia sulla sua base originale in marmo giallo di Siena.

Dimensioni:

H 46 cm, L 22 cm

Descrizione

Chiti Stefano, esperto in beni culturali iscritto all’Albo al numero 195.

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