Joseph Lépine (1867-1943) “Pittrice al cavalletto” Scuola Francese Postimpressionista

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Joseph Louis François Lépine (1867-1943) “Pittrice al cavalletto”. Dipinto a olio su tela applicata su cartone firmato in basso a sinistra. Inizi del XX secolo, scuola francese postimpressionista.

Joseph Lépine è stato un pittore postimpressionista francese e un grande colorista. Nato a Rochefort, completò i suoi primi studi nel 1892. Il suo insegnante fu Louis Cabié, un discepolo della scuola di Barbizon di Bordeaux, che cercò invano di dissuadere il giovane artista dal rivolgersi al movimento impressionista in voga a Parigi. I primi dipinti di Joseph Lépine furono immediatamente notati nel 1894 ed esposti dalla Société des Amis des Arts de Bordeaux.

Nel 1897, Joseph Lépine si trasferì a Parigi, dove le sue prime opere furono accettate al Salon de la Nationale des Beaux-Arts nel 1897 e nel 1898. Nei primi anni del XX secolo, divenne membro associato della Société Nationale des Beaux-Arts e membro del Salon des Indépendants di Parigi, dove si trovò a stretto contatto con Gromaire, Matisse, Guérin, Dunoyer de Segonzac e, soprattutto, Paul Signac, con cui in seguito sarebbe diventato molto intimo.

La pittura di Lépine è potente, con colori vividi e forti contrasti. Le sue pennellate, simili a quelle di Gustave Loiseau, sono composte da tratti ampi e giustapposti. I suoi gialli sgargianti contrastano con le ombre i cui bordi sono tinti di viola, come sostenuto da Signac. La sua tecnica neoimpressionista di divisione tonale spinse il governo francese ad acquistare il suo primo dipinto al Salon des Indépendants del 1908 (ora al Musée de Menton). Nel 1908 e nel 1909 fu invitato a partecipare ai primi due Salons dell’Allied Artist’s Association alla Royal Albert Hall di Londra. Dal 1910 in poi, Joseph Lépine ricevette numerosi premi dallo Stato e dai principali saloni parigini, oltre a commissioni da musei nazionali. Dal 1920 in poi, Lépine frequentò Maurice Denis e i suoi contrasti lasciarono il posto a colori più chiari e pennellate sottili, quasi puntiniste. La prima guerra mondiale disperse i contatti dell’artista e Lépine proseguì la sua carriera con un solo amico, Paul Signac. La sua pittura divenne più evanescente, al limite dell’astrazione. Nel 1933 à Bordeaux il successo lo raggiunge, attorno a lui si stringono numerosi discepoli ed allievi affascinati dal suo stile; è qui che lo raggiunge il pittore Anders Osterlind e che lo convince a tornare a Parigi, introducendolo al Salon des Tuileries e alla Galleria di madame Bourdon, dove diviene pittore permanente assieme a Georges d’Espagnat, Othon Friesz e Abel Bertram.

Il nostro dipinto appartiene al suo ritorno parigino, agli anni ’30 del XX secolo e ad uno stile così potente che riesce ancora a mescolare il colore con l’evanescenza. Il soggetto ritratto, una giovane pittrice sulla place du Tertre a Montmarte, forse una sua allieva, è insolito ma ben radicato nel suo stile.
Nella sua splendida cornice Montmartre originale.

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